L'associazione
Oltre l'Occidente, all'interno delle proprie iniziative, propone
alcuni momenti di riflessione e di attività sul problema della
salute mentale a 20 anni dalla legge 180. Tale riflessione
si rende necessaria poiche' l'Associazione ha scelto di lavorare
anche nel campo della salute mentale e, oltre ad ospitare,
tenta di integrare con progetti strutturati persone con disagi
psichici.
Oltre l'Occidente si occupa di rapporti nord-sud, di
studio e di iniziativa politica, sociale e culturale su questi
temi al fine di portare, nell'era della globalizzazione, riflessioni
di carattere generale a livello locale, in un tentativo di
interpretazione della realta' per cambiarla verso un ritorno
alla comunita' solidale.
Oltre l'Occidente prende spunto dalla riflessione pasoliniana
della realta'. Dalla mutazione antropologica in atto nella
cosiddetta modernita', dalla scomparsa del mondo contadino
con tutte le sue differenze e peculiarita', all'affermarsi
della societa' di massa con modelli culturali rappresentati
e imposti televisivamente a tutti gli spettatori (dell'Italia,
allora, del mondo, oggi).
Ciò implica una riflessione sul significato di differenza,
culturale e sociale, che fa venire in mente, oggi, il problema
legato al disagio psichico e alla differenza che questo porta
con sé nella vita quotidiana.
Lo stesso discorso - ed ecco il perche', forse, della
nostra riflessione sul problema psichiatrico - vale per le
differenze culturali tipiche del sud del mondo. L'imperativo
dello sviluppo, oggi connesso con quello della globalizzazione,
trascina con sé questo mondo nel modello culturale del pensiero
unico della coca cola o della mc donalds, detronizzando il
modello per millenni imperante, fondamentale alla rigenerazione
continua della vita, della diversita'.
Come bisogna lasciare tutti i popoli alle proprie scelte
di sviluppo, alla propria autodeterminazione politica, culturale
ed economica (certo attenti alla visione globale del pianeta
dove tutti viviamo), cosi' sembra che noi, oggi, piu' che
nascondere la malattia psichiatrica o dipingerla come un fardello
scomodo nel mondo della competizione di chi e' utile risorsa,
dobbiamo, quasi, difenderla, proporla come elemento determinante,
convincente per cercare di mettere un bastone tra le ruote
a questo treno della omogeneizzazione culturale mondiale.
«Ogni societa',
le cui strutture siano basate soltanto su una discriminazione
economica, culturale e su un sistema competitivo, crea in
se' delle aree di compenso che servono come valvole di scarico
all'intero sistema. Il malato mentale ha assolto questo compito
per molto tempo, anche perche' era un "escluso"
che non poteva conoscere da se' i limiti della sua malattia
e quindi ha creduto - come la societa' e la psichiatria gli
hanno fatto credere -
che ogni suo atto di contestazione alla realta' in
cui e' costretto a vivere, sia un atto malato, espressione
della sindrome di cui soffre».
Con queste parole gia' trenta anni fa Basaglia avvertiva
il problema di porre il disagio psichiatrico fuori dalla societa',
di non tener presente il suo aggancio appunto sociale.
Oggi il dibattito, dopo
la formale chiusura dei "manicomi", si sta spostando,
quasi inevitabilmente, sul problema dell'integrazione in questo
sistema sociale competitivo che fa dell'ideologia del lavoro
il suo asse portante. In quest'ottica le vie d'uscita piu'
in voga che oggi si propongono per la conquista della liberta'
sono per una riabilitazione fondata sul lavoro e non sullacquisizione
di ruolo in una comunita' cooperativistica-solidale come invece
sarebbe giusto.
«La
conquista della liberta' del malato, diceva Basaglia, deve
coincidere con la conquista della liberta' dell'"intera
comunita'».
INIZIATIVE
Dal
1995 è iniziata lattività di collaborazione tra Oltre
lOccidente e il Centro diurno Orizzonti aperti
che si è concretizzata con lattuazione di un cineforum.
Lorganizzazione
di tale attività (anche nel 2000-01
sarà organizzato un cineforum) ha coinvolto direttamente
le persone che frequentano il centro diurno.
Nellanno
2000 avranno inizio anche attività nelle scuole.
Comunicati
stampa.
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