Le
chiacchiere stanno a zero!
di
Francesco Notarcola
Unespressione
tipica della nostra gente è: Qua le chiacchiere stanno a
zero. Sarebbe inutile attardarsi a spiegare ed interpretare
il concetto di classe dirigente o palleggiarsi le
responsabilità e rivendicare meriti - che non ci sono.
La realtà è che
la nostra provincia è una delle ultime dItalia per occupazione,
qualità della vita, servizi. E
negli ultimi cinque anni di governo di centro-sinistra
alla Provincia, alla Regione ed al governo nazionale, cè
stata una caduta verticale in ogni campo: sviluppo, occupazione,
sanità, trasporti, scuola e servizi.
Si è tradita la
fiducia degli elettori e non è stata mantenuta alcuna promessa.
Fa sorridere il ricordo dei discorsi dellassessore regionale
Meta allassemblea degli industriali a Villa Ferrari a Ceprano
qualche anno fa. Si fece unelenco allora - di opere
infrastrutturali già finanziate per migliaia di miliardi e si
disse che la nostra provincia sarebbe diventata una Eldorado.
Non è stata spesa una sola lira.
Perché si insiste
su una strada che ha portato il centro-sinistra ad essere bocciato
sonoramente e giustamente
dagli elettori nelle ultime elezioni regionali? Perché non si
riconosce che cè vento di centro-destra, dopo cinque anni
di centro-sinistra, anche perché come succede a Frosinone la maggioranza
è sostenuta da dirigenti del MSI Fiamma tricolore o da tifosi
di Haider? Perché non riconoscere che a creare questa situazione
di disagio e di difficoltà ha contribuito notevolmente la politica
della concertazione che ha oggettivamente alimentato il lavoro
precario, il lavoro nero e minorile, la crescita degli infortuni
e lesposizione al rischio? Perché non comprendere che la
precarietà e instabilità occupazionale è un grande danno per leconomia
e lo sviluppo perché non dà sicurezza nellavvenire e non
dà spazio a possibilità di migliorare capacità professionali e
creative della persona e offende la dignità e lintelligenza?
Nella nostra provincia
la maggioranza dei comuni e la stessa amministrazione provinciale
sono governati dal centro-sinistra così come sono nelle mani del
centro-sinistra importanti enti come i Consorzi di bonifica, lex
ASI, lIACP ecc. Ma anche i rappresentanti degli industriali
che guidano la Camera di Commercio e lInterporto che cosa
hanno prodotto?
Un esempio clamoroso
di incapacità è rappresentato dalle Terme di Fiuggi, una delle
fonti di ricchezza e di risorse inestimabili del nostro territorio,
condotto al lastrico dopo cinque anni di amministrazione di centro-sinistra.
Quale progettualità hanno proposto lamministrazione provinciale,
lex ASI, la Camera di Commercio, per il rilancio delle Terme
e per lo sviluppo del turismo? E non cera e non cè
un ruolo da svolgere anche da parte degli imprenditori su queste
questioni?
Perché si è permesso
e si permette lassalto ed il saccheggio del territorio da
parte dei centri commerciali, dei palazzinari, dellalta
velocità, in assenza di un Piano Territoriale di Sviluppo che
permettesse il rilancio di settori importanti quali lagricoltura,
il commercio, il turismo, ed il recupero dei centri storici che
offrono, come nel capoluogo, un quadro di degrado e di abbandono?
Perché si è permesso
la chiusura di impianti produttivi che avevano commesse e mercato
come la Permaflex ed il Saponificio Scala?
Perché non ammettere
che le istituzioni sono state complici di importanti disegni speculativi,
come nel caso della Permaflex, in chiaro contrasto con gli interessi
generali della città e degli stessi lavoratori che ancora aspettano
una decisione e la liquidazione?
Perché le istituzioni
generano lavoro nero e precariato, sperperando danaro pubblico
come nel caso del Concorso degli infermieri annullato dal TAR?
Perché non si vuol
dare risposta alla esigenza di lavoro degli LSU che mandano avanti
Scuola e Uffici per 800 mila lire al mese in presenza di spaventosi
vuoti nelle pianta organica degli Enti? Perché il centro-sinistra
ha permesso e permette questo ignobile sfruttamento a danno della
povera gente?
Per rilanciare
questa provincia occorre prima di tutto riconquistare un potere
di contrattazione nei confronti della Regione Lazio e del governo
nazionale:
a)
Si tratta di dotarsi di un Piano Territoriale di Sviluppo
che faccia perno sulla valorizzazione delle risorse che il nostro
territorio esprime e di una progettualità che parta dalle esigenze
della persona, della popolazione, capace di dare risposte in termini
di occupazione, di formazione professionale, di istruzione, di
cultura, di qualità della vita e di servizi;
b)
E necessario dotarsi di una progettualità relativamente
allinnovazione tecnologica per i servizi alle imprese tutte
e non soltanto a quelle industriali. Si potrebbe ad esempio procedere
ad un potenziamento degli Istituti agrari per il rilancio dellagricoltura
e per la formazione dei quadri necessari alla difesa dellambiente
c)
Sarebbe assolutamente innovativo cogliere lurgenza
di una riforma della gestione dei servizi al cittadino e della
riduzione dei costi di tali servizi
Linnovazione
che può promuovere lo sviluppo è ripensare un modo di gestire
la cosa pubblica realizzando UN SISTEMA A RETE sul territorio
che permetta la partecipazione dei cittadini alla gestione ed
al controllo. O si ha paura?
Innovazione
significa trasparenza e informazione su come sono utilizzate le
risorse di un territorio, ivi comprese le risorse finanziarie
pagate dai cittadini, e mettere fine a speculazione e sperperi.
Significa realizzare un rapporto tra mondo produttivo e territorio
tra questi e la società, la città, le istituzioni. Innovare significa
anche conoscere e rendere noto il mondo delle imprese, la loro
produttività, i fatturati, i profitti, gli investimenti per comprendere
quale ruolo intendono svolgere
gli imprenditori per rispondere alle esigenze, ai bisogni,
alle aspettative del territorio e dei suoi abitanti, oltre che
per soddisfare i propri conti in banca.
Nella
nostra provincia, malgrado massicci investimenti per dar vita
e sostenere il sistema produttivo industriale, non si sono mai
risolti i problemi della piena occupazione, di un decente reddito
pro-capite, di una crescita della qualità della vita, di una formazione
professionale adeguata e di una scuola moderna. Riflettere sul
passato è necessario per capire e per non ripetere errori. Occorre
avere idee, capacità e coraggio per dotarsi di un sistema che
dia risposte a tutti.