27 Settembre 1974

Nato a Frosinone, città in cui vive insieme con i genitori ed i fratelli. Comincia a scrivere all’età di 15 anni e non ha più smesso di farlo. Spera di continuare per tutta la sua vita.

17 Febbraio 1991

Sono state pubblicate per la prima volta alcune poesie di sua composizione su un giornalino del C.S.I. di Frosinone, grazie all’intervento del Sig. Eraldo Conti. 

10 Maggio 1999

Vede la luce la prima raccolta di poesie grazie anche alla collaborazione del fratello Alessandro. 

6 Gennaio 1999

Recita alcune poesie alla festa della Befana nei locali dell’ex CAT di Via del Plebiscito a Frosinone. 

23 Gennaio 2000

Frequentato un corso di recitazione della durata di cinque mesi tenuto dal Sig. Bruno Basile nell’anno 2000. Partecipazione allo spettacolo comico di fine corso nel comune di Ceccano il mese di Giugno 2000. Alcune poesie sono state pubblicate dai giornali locali “ Ciociaria Oggi” e  “La Provincia”. 

6 Gennaio 2000

Recita alcune poesie alla festa della Befana nei locali dell’ex CAT del Plebiscito a Frosinone.

La  mia testa

 La mia testa,

la mia testa rimbomba

come  se volesse scoppiare,

ho tanti pensieri nella testa,

così tanti che il cervello si lamenta.

Poggio il  capo sul mio  cuscino per due minuti,

ma  niente da fare.

Povero me.

Povero me.

Provo  a dormire, ci riesco,

ma quelli che erano pensieri

ora sono incubi.

Corro nel sonno, scappo, una luce, una porta, entro,

sono sveglio.

Ma  la testa rimbomba  come se dovesse scoppiare

quelli che erano pensieri, incubi, ora sono

melodie  distorte, accompagnate dal pulsare delle

mie tempie.

Parole gridate in silenzio si rincorrono

nella mia mente, si cercano, si scontrano, si uniscono

e formano frasi senza senso.

Si disperdono.

Ma,

la testa non rimbomba più.

E’ tutto finito o forse.....

La stanchezza

 Il mio corpo avvolto da spine è dolente

non urlo,

resto in silenzio, metto un panno bianco  sulla mia bocca.

Il sangue scende dal mio corpo

come acqua che sgorga dalla sorgente.

Dopo un po' le spine spariscono,

e tutto ritorna  normale, come  se nulla fosse successo.

Luce

 Era seduta davanti a me nella platea,

era sola con suoi pensieri vaganti;

chiesi il suo nome,

mi rispose con un sorriso: Vivian.

Il mio cuore batteva forte, una emozione, un brivido.

Poi una grande luce mi avvolse con delicatezza,

sussurrò parole soavi, mi girò intorno,

non mi lasciò più.

Parole

 Ascolta queste parole

mia amata

mi mancano le tue carezze

mi mancano i tuoi sorrisi

i tuoi capelli ricci come fusilli.

Offuschi i miei pensieri

mia amata

le tue bellissime mani sono remi

che mi guidano alla felicità.